Progetto Capanne

Sextantio Rwanda, Kivu Lake, Nkombo Island - Progetto Capanne

L’idea identitaria che ha animato i progetti nel borgo di Santo Stefano di Sessanio e nei Sassi di Matera vuole essere riproposta con una filosofia assimilabile in un altro luogo della “marginalità”, l’Isola Nkombo, lago Kivu, Rwanda.
Un’isola di confine in territorio Rwandese, abitata per lo più da popolazioni Congolesi dedite alla pesca, agricoltura e pastorizia, con un’economia di pura sussistenza.
Un’isola che vede solo qualche volta all’anno, nella zona limitare alla terra ferma, operatori occidentali legati a organizzazioni religiose o non governative.
Gli abitanti dell’isola parlano un dialetto specifico di questa area, il Mashi.
La memoria orale racconta che le ragazze Rwandesi incinte ma non sposate, oppure sposate ma un poco liberali rispetto al concetto di monogamia, venivano gettate nel lago vicino all’Isola dei Pescatori, salvate da questi, condannate però a uno stadio intermedio tra collaboratrici domestiche e vera e propria schiavitù.
Dalle unioni tra i Pescatori Congolesi e queste ragazze Rwandesi, si racconta, si sia formata l’attuale popolazione stanziale nell’isola.

Il progetto per le Capanne prende avvio dal materiale presente nel Museo Etnografico del Rwanda (Butare) dove sono presenti le capanne tradizionali e quella del Re Tutsi.

Entrambe queste tipologie di capanne non sono dissimili da tante altre che si trovano nelle montagne della foresta equatoriale. Le piccole licenze poetiche in questo progetto, laddove erano poco proponibili le soluzioni originarie, prendono le mosse, senza alcuno stacco contemporaneo, dalle tecniche costruttive locali anche in contesti e usi differenti da quelli originari.

Nonostante si sia avuta a disposizione una strumentazione molto semplice e non elettrica, grazie all’alta qualità della materia prima e a notevoli tecniche artigianali, il risultato è un’essenzialità di forme e proporzioni. I bagni, sebbene non tradendo l’originale atmosfera conseguenza della progettualità in essere, prevedono gabinetto, bidet e doccia con acqua calda.

La zona dove sono collocate le Capanne è posta all’estremità settentrionale dell’isola Nkombo, sul lago Kivu, quella più distante dalla terra ferma, con la più bassa densità di popolazione e abitata da una minoranza Musulmana che, nonostante la povertà, si caratterizza per alcune fogge di particolare grazia nei vestiti femminili.
Come in tutta l’isola, anche nelle nostre capanne si vivrà di auto sussistenza tramite le produzioni agricole nel nostro terreno e attività di allevamento che caratterizzano l’economia familiare.
Le colture e gli animali sono quelle tradizionali che si trovano nei villaggi equatoriali con qualche specificità presente nell’isola.
Per quanto riguarda le colture annoveriamo la manioca, dalle cui radici si produce il bugali e dalle cui foglie il sombe, le patate dolci, i fagioli, i piselli e il mais, per realizzare bugali di mais e la bouillie di mais per la prima colazione.
Gli animali da cortile presenti sono le galline, gli ovini, le capre, i maialini neri, un asino per il trasporto e infine animali sacri che non possono essere uccisi, come le mucche dalle grandi corna originarie dei pastori Tutsi che producono latte, formaggio e yogurt tradizionale, e infine, sebbene con un destino più precario, le pecore che dovrebbero la loro sopravvivenza al fatto di accompagnare queste mucche.

GPS: 2°22'33.6"S 28°56'01.3"E

Isola Nkombo, Rusizi, Provincia Ovest, Rwanda

tradizione

Due Capanne nel piccolo villaggio

Una tradizione molto sedimentata che dovrebbe forse andare oltre i bisogni primari è la produzione di “birra di banana”, un fermentato locale, presente in molte aree della foresta equatoriale occidentale.
Un piccolo commercio al di là dell’auto sussistenza sarà l’acquisto del pesce dai pescatori locali e la possibilità di consumare insieme a loro le zuppe di pesce che vengono tipicamente preparate al tramonto.
Verranno inoltre selezionati i migliori prodotti del Rwanda, quali il the, il caffè, etc.
Ci sarà infine un cuoco con la possibilità di allargare un poco, per molteplici tipologie di esigenze dei nostri ospiti, quanto offre il territorio.
Oltre le due capanne, la zona conviviale, l’attigua cucina, un poco più distante è situata una ulteriore cucina realizzata secondo le stringenti normative di questo paese, e a chiudere il piccolo villaggio c’è la casa del guardiano e la casa della famiglia locale dedita alle attività agricole e di piccolo allevamento.

Abbiamo scelto come data di apertura il 21 Marzo 2022 perché vogliamo formare un ragazzo del posto sull’aspetto floristico e faunistico del territorio, fondamentalmente piante e uccelli e, in particolar modo, sull’aspetto antropologico con alcuni concetti generali della cultura Rwandese e Congolese, e poi realizzare le interviste agli anziani dell’isola, a partire dai suoi parenti, in una popolazione con un certo sincretismo religioso e alcuni riti paganeggianti.

CAPANNE TRADIZIONALI

Capanne tradizionali come da progetto del Museo Etnografico di Butare, Rwanda, realizzate con materiali locali in linea con le tradizioni del territorio e con le capanne abitate già presenti nella parte settentrionale dell’isola di Nkombo, con vista sulle varie isole e sul territorio di Rwanda e Congo.

All’interno delle capanne è presente il tradizionale letto Rwandese con stuoie di paglia stratificate e materassi. I bagni sono dotati di doccia, wc, bidet e acqua calda.

In-room amenities: wi-fi, cassaforte, kettle, asciugacapelli. Il servizio housekeeping è quotidiano.

Gli ambienti comuni si caratterizzano per la presenza di una zona conviviale con tavolo imperiale per quindici persone, zona barbecue e cucina tradizionale a vista. Sulla spiaggia privata è presente un pontile per l’attracco della barca Sextantio, pajotte e fuoco acceso alla sera.

Servizi inclusi: pick-up dall’aeroporto di Kamembe e transfer di circa 45 minuti con canoa all’isola di Nkombo. Kamembe dista soli 40 minuti di aereo dalla capitale del Rwanda Kigali. Al momento sono attivi cinque voli settimanali effettuati da Rwanda Air che collegato Kigali a Kamembe.

Sextantio Rwanda Kivu Lake, Nkombo Island - Progetto Capanne

Capanna numero uno

quattro posti letto

dimensioni 8mt x 8mt con bagno 3mt x 4mt

Sextantio Rwanda Kivu Lake, Nkombo Island - Progetto Capanne

Capanna numero due

due posti letto

dimensioni 6mt x 6mt con bagno 3mt x 3 mt

l’elemento antropologico locale diventa l’elemento intorno al quale gira tutta l’esperienza

L'essenza

Rispetto al tipico resort Africano, nel progetto Capanne l’elemento antropologico locale diventa l’elemento intorno al quale gira tutta l’esperienza.
Il tentativo, anche in questo terzo progetto e in maniera ancora più drammatica rispetto ai precedenti due, è quello d’impedire che il turismo devasti i sottili equilibri del territorio. In Italia il problema è la difficile tutela storico paesaggistica in borghi laddove abbiano superato incolumi gli ultimi 70 anni, in Africa il problema è puramente culturale.
Tutte queste operazioni saranno volte all’obiettivo più importante di mantenere gli equilibri socio/culturali originari, così da conservare la dignità delle popolazioni locali, non trasformandole in masse di questuanti o, nel migliore dei casi, di venditori di improbabile artigianato artistico locale, come avviene in molti resort Africani. Questa sarà la sfida più difficile di un progetto che parte coi migliori propositi, ma con variabili non facilmente prevedibili.

Finanziata interamente dai Soci di Sextantio, sotto forma di ONG che sostiene il progetto in essere dal 2008 di fornire l’assicurazione sanitaria alle persone più indigenti nello stato del Rwanda, limitatamente alla popolazione povera che, vivendo di auto sussistenza, ha oggettive difficoltà a pagare l’assicurazione che serve per curare malattie molto comuni, poco dispendiose ma con alta mortalità.
Il Rwanda è l’unico paese, rispetto ai paesi limitrofi con cui ha condiviso la propria storia (Burundi e Repubblica Democratica del Congo), in cui non è evidente la presenza per le strade di queste malattie facilmente curabili ma dalla prognosi infausta, a dimostrazione dell’efficacia del progetto dell’Assicurazione Sanitaria.

Experiences

Il Rwanda è considerato il paese più sicuro dell’Africa. Il visto può essere fatto all’arrivo in aeroporto ovvero on line.

Attività su richiesta sull’Isola di Nkombo:

  • Colazione, pranzo e cena nella zona conviviale del lodge Sextantio.
  • Gita nel lago Kivu con le canoe tradizionali (tronchi d’albero scavati).
  • Spiaggia privata Sextantio con possibilità di fare il bagno nel lago.
  • Aperitivo in riva al lago al tramonto con danze tradizionali ruandesi.
  • Cena in riva al lago sulla spiaggia privata Sextantio con falò e barbecue di pesce accompagnata da uno spettacolo di tamburi ruandesi.
  • Pesca tradizionale notturna (dalle 6pm alle 5am) sul lago Kivu, con tre piroghe parallele legate fra loro con tronchi d’albero.
  • Visita guidata ad un villaggio dell’isola, con sosta e pranzo in parrocchia.
  • Visita al Centro di Sanità Sextantio (Mutuelle de Santé).
  • Visita al mercato e ad una scuola dell’isola.
  • Visita alle isole vicine su cui sono presenti numerose specie di uccelli.

Attività su richiesta all’esterno dell’Isola di Nkombo:

  • Visita alla foresta di Nyungwe, 3000 mt di altitudine. Animali presenti: scimpanzé, scimmie, babbuini, uccelli e antilopi della foresta. Possibilità di soggiornare nella foresta in un lodge o in un camping.
  • Safari nella Savana di Akagera, con visita agli animali della savana (giraffe, zebre, antilopi, leoni) e possibilità di pernotto in lodge o camping.
  • Visita ai Gorilla di Montagna nel Parco Nazionale dei Vulcani (Monti Virunga).
  • Visita alla capitale Kigali e al memoriale del geocidio.

INFO UTILI, SERVIZI E ASSISTENZA

Punti di assistenza medica:

sull’isola di Nkombo è presente un Centro di Sanità, mentre a Kamembe ci sono diverse cliniche private e l’ospedale pubblico.

ATM e ristoranti:

presenti a Kamembe.

Clima:

Eterna Primavera, temperatura media 20 gradi. Stagione delle piogge: Marzo, Aprile e Maggio e Ottobre, Novembre e Dicembre. 1460 mts upon sea level.

Health precautions:

Malaria Prevention: 6500 casi ogni 100 000 anno.

Mosquito nets are still provided in each room as a precaution. You should still eliminate any risk by keeping your arms, legs and feet covered as much as possible after dusk (long, light-coloured sleeves and trousers are best) and cover exposed skin with a strong repellent. Mosquito repellent spray is provided in your room. However, it is always better to consult your doctor and be given personalised advice.

Yellow fever vaccination is not compulsory perché è una malattia non presente sull’isola.

Sun Protection: A hat and sunglasses will protect you from the bright light. A high-factor sunblock applied liberally to exposed skin is essential. Avoid dehydration by drinking plenty of bottled water whilst in the sun.

Vi aspettiamo